Dire NO alla violenza

La Violenza, in ogni sua forma, è un atto di prepotenza che ci troviamo ad affrontare quotidianamente con episodi di discriminazione di genere o discriminazione razziale.

E’ molto importante imparare a rifiutare la violenza, anche psicologica o verbale, perchè da atteggiamento sottile o allusione può tramutarsi con il tempo in vera e propria violenza fisica.

In particolare per quanto riguarda lo Stalking e la Violenza Domestica, c’è bisogno di allontanarsi fisicamente dagli individui oppressori e rifiutare il loro tentativo di renderci schiave delle loro volontà.

Tu, io e tutte noi donne, abbiamo il diritto di decidere della nostra vita e non essere ridotte a schiave da un amore malato che ci crede oggetto di sua proprietà.

Se un uomo ti pratica violenza, questa non è mai amore nè affetto: è il suo bisogno di sentirsi più forte di te, di avere il potere sulla tua vita.
Questo succede se l’uomo crede le donne inferiori oppure se è profondamente spaventato all’idea di perdere ciò che rappresenti nella sua vita; in entrambi i casi, non si tratta di relazione sana e bisogna risolvere la situazione con un aiuto esterno.
Se lui ti sminuisce, ti allontana dagli amici e ti ripete che sei sua, non prenderlo come un gesto di affetto: nel lungo periodo, potrebbe degenerare in episodi di violenza fisica.

Le soluzioni sono molteplici, ma ti chiediamo in ogni caso di prendere contatto con lo Sportello o le autorità competenti: siamo qui per ascoltare e, quando serve, aiutare!

  • se l’uomo in questione è geloso in maniera non sana e ha intenzione di lavorarci, potete rivolgervi al consultorio familiare più vicino, che vi aiuterà ad affrontare questa situazione.
  • se l’uomo ha scatti di ira, è possessivo e ha intenzione di lavorarci, è possibile contattare il centro Liberiamoci Dalla Violenza dell’ AUSL di Modena.
    L’uomo deve appunto essere consapevole del proprio essere violento e avere intenzione di intraprendere un percorso per cambiare questo atteggiamento violento.
    Il centro si trova presso via Don Minzoni, 121 a Modena
    Orari: venerdì dalle 13.30 alle 17.30
    Tel: 366 571 1079     Email: ldv@ausl.mo.it
    In alternativa, cerca altri centri per gli uomini maltrattanti >
  • se l’uomo non prende coscienza del proprio essere violento, lo giustifica o non vuole lavorarci, è il caso di allontanarti da lui.
    Se hai già subito violenza fisica oppure convivi/sei sposata con lui, è più prudente confrontarsi con le forze dell’ordine su come agire per allontanarsi.

Ricorda che amare te stessa significa rifiutare di sottostare a qualsiasi tipo di oppressione, anche se questo significa rinunciare a un uomo.

Anti-Violenza

Se sei vittima di violenza domestica, contatta noi e le autorità locali di polizia: evita di affrontare la situazione da sola.
Ti chiediamo di specificare ad ogni contatto se sei libera di ricevere chiamate oppure no (se una nostra chiamata può cioè causarti disagi nella situazione casalinga).

Se pensi che il dispositivo dal quale ci leggi venga controllato dall’uomo violento nei tuoi confronti, puoi usare alcune precauzioni: visualizzare le pagine del nostro sito con la navigazione anonima oppure cancellare dalla cronologia la tua visita. Se non sai come fare, clicca sul simbolo del programma che usi per navigare:

Logo Browser Chrome - Sportello Ascolto Donna     Logo Browser Mozilla Firefox - Sportello Ascolto Donna     Logo Browser Safari - Sportello Ascolto Donna     Logo Browser Opera - Sportello Ascolto Donna

Trovi a seguire qualche approfondimento in merito a: Violenza DomesticaViolenza di GenereStalkingDiscriminazione di GenereAnti-Violenza.

Hai problemi a “ribellarti” ai maltrattamenti?
Inizia leggendo Dire NO alla violenza

Se non sei tu a subire violenza ma è tuo figlio o un bambino di tua conoscenza, puoi contattare noi o direttamente il Servizio Minori dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord.
Se hai motivo di dubitare di pedofilia, puoi trovare alcune informazioni utili qui.
Se tuo figlio o un bambino di tua conoscenza potrebbe essere vittima di bullismo o cyberbullismo, leggi la guida che trovi in questo articolo.
Se credi una bambina sia sottoposta a pratiche dannose (tra le quali le mutilazioni genitali o i matrimoni forzati), leggi questo.
In ogni situazione di violenza a danno di minori, puoi contattare il numero verde 114.

In caso tu abbia testimoniato o saputo di situazioni di discriminazione razziale, puoi capire a chi rivolgerti leggendo questo; il numero verde da contattare è 800901010.
Se invece pensi di avere informazioni in merito alla tratta di esseri umani, leggi qui e chiama il numero verde 800290290.

Per contattare lo Sportello Ascolto Donna di Mirandola, chiama il numero 0535 29683, mentre per lo Sportello Anti-Violenza di Medolla puoi chiamare il 338 750 9224.

Per chiamare le forze dell’ordine, ecco i riferimenti e numeri utili:

112 se vuoi chiamare i Carabinieri
113 per la Polizia di Stato
115 per i Vigili del Fuoco
117 per la Guardia di Finanza
118 per il Pronto Soccorso di Emergenza Sanitaria
1515 per Emergenze Ambientali
1530 per la Guardia Costiera

Il Ministero delle Pari Opportunità contro la violenza sessuale e di genere

Numero Verde antiviolenza e antistalking: 1522
Attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, gratuito da tutto il territorio nazionale; varie lingue disponibili (italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo).
Per saperne di più, leggi qui.

A seguito dell’indagine ISTAT 2015, si è constatato che circa il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni sono vittime di violenza di genere (che include i casi di violenza domestica).
Il 27 giugno 2013, con la ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, ha iniziato un percorso volto a combattere la violenza sulle donne, tra le quali anche la Legge 119/2013 sul Femminicidio.

Sono quindi stati destinati fondi straordinari per il biennio 2015-17 al fine di aumentare i mezzi per la lotta contro la violenza, 40 milioni di euro distribuiti in case rifugio e inserimento lavorativo per le vittime di violenza, potenziamento dei centri anti-violenza, ricerca (mappatura dei servizi, statistiche), prevenzione con progetti scolastici, formazione di personale socio-sanitario.
Nello specifico, dal 2018, il bilancio nazionale vedrà i fondi per le case rifugio e l’apertura di nuovi centri antiviolenza triplicati, da 10 a 30 milioni di euro annui.
Dal 2013, grazie al costante trasferimento di fondi alle Regioni da parte del Governo, le strutture antiviolenza sono passate da 188 a 296, mentre le case rifugio sono diventate 258, dalle 163 previste in precedenza.

A seguire, alcune informazioni utili in caso ti trovi in difficoltà:

Se sei vittima di violenza domestica, leggi questa pagina.
Se hai motivo di credere che i tuoi bambini subiscano abusi da parte di un adulto, leggi qui; se invece vuoi sapere come affrontare la tematica del bullismo, trovi uno spunto interessante qui.
Se credi una minore sia sottoposta a pratiche lesive o matrimoni forzati, vai qui.
Se hai assistito a fenomeni di razzismo o ne sei stata vittima, leggi qui.
Se hai motivo di sospettare che ci sia un fenomeno di tratta di esseri umani, guarda qui.

Qualora tu abbia uno dei problemi sopra elencati, non affrontarli da sola: contattaci e ci muoveremo insieme per risolvere la situazione!

Guarda lo spot ANTI-STALKING e quello ANTI-VIOLENZA

Leggi i documenti del Ministero:
A che punto siamo,
Piano d’azione contro la violenza sessuale e di genere 2017-2020,
Azioni istituzionali di denuncia contro comunicazioni commerciali discriminatorie o lesive della dignità,
Monitoraggi indagini e banche dati,
Alcune note legislative,
Questionario GREVIO per monitorare la violenza maschile sulle donne.

Visita la pagina ufficiale del Ministero delle Pari Opportunità che tratta nello specifico questo tema.